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AI, IO e Tu

   AI, IO e Tu The AI, the Self, and You In  Quelli della notte  (“Those of the Night”), a cult late-night Italian TV show hosted by Renzo Arbore in 1985, the comic character “Prof. Pazzaglia” would invariably perform a sketch asking:  “Who are we? Where do we come from? Where are we going?”  — perhaps unconsciously echoing the title of a painting by Paul Gauguin — and then conclude with:  “Ah, if only we knew, if only we knew,”  which he attributed (falsely, he claimed) to Chekhov. The “Professor” Pazzaglia embodied what philosopher David Chalmers would later call the  hard problem  of consciousness — the difficulty of explaining how subjective experience arises from physical processes. It is a problem that philosophy and science continue to wrestle with, and that pervades our daily lives as well. The question  “Where is the mind located?”  remains unanswered. Research abounds, but no single theory has gained universal accepta...

ANALITICA DEL SUBLIME DI KANT di GIACINTO PLESCIA

WILLIAM TURNER seestueck-mit-aufkommendem-sturm



Nell'Analitica del Sublime di Kant c'è la fenomenologia del Sublime Matematico e del Sublime Dinamico. Il Sublime Matematico è quantitativo (uno, infinito e totalità); il Sublime Dinamico, prevalentemente quello della natura, è la fenomenologia della Dynamis aristotelica ovvero della dinamicità della natura nelle sue forme più terribili, estreme quale la tempesta, il tuono, la bufera, il fulmine ovvero fenomeni che suscitano timore e paura.

Kant, riprendendo le ipotesi di Burke, si sofferma sul Sentimento del Sublime quale alternarsi della presenza di piacere-dispiacere, paura e consapevolezza della superiorità dell'io-penso nei confronti dei fenomeni materiali. 

Quella consapevolezza per Kant contribuisce a rendere l'essere pensante superiore agli eventi della natura e quindi nel Sublime c'è una compresenza di intuizione, sensibilità ma anche pensiero puro o pensiero della trascendenza.


Nello Pseudo Longino, i fenomeni materiali della Physis sono stati già evidenziati, sia pure in forma retorica, quale Ek-stasis della natura cioè la natura si presenta nelle sue forme ek-statiche.

Chi più di altri pensò alla Ek-staticità temporale del mondo è stato Heidegger.

Né Kant né Heidegger hanno pensato al Sublime quale Ek-staticità della Physis, interpretazione già presente nel Pseudo Longino e nel Burke quando parla di Ek-stasi.

ll fenomeno dell'Ek-stasi nel Sublime è importante perché consente un'Interpretazione Ontolo-gica del Sensibile e non solo un'Ermeneutica o un Analitica del Sublime.


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