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AI, IO e Tu

   AI, IO e Tu The AI, the Self, and You In  Quelli della notte  (“Those of the Night”), a cult late-night Italian TV show hosted by Renzo Arbore in 1985, the comic character “Prof. Pazzaglia” would invariably perform a sketch asking:  “Who are we? Where do we come from? Where are we going?”  — perhaps unconsciously echoing the title of a painting by Paul Gauguin — and then conclude with:  “Ah, if only we knew, if only we knew,”  which he attributed (falsely, he claimed) to Chekhov. The “Professor” Pazzaglia embodied what philosopher David Chalmers would later call the  hard problem  of consciousness — the difficulty of explaining how subjective experience arises from physical processes. It is a problem that philosophy and science continue to wrestle with, and that pervades our daily lives as well. The question  “Where is the mind located?”  remains unanswered. Research abounds, but no single theory has gained universal accepta...

HÖLDERLIN di GIACINTO PLESCIA


GIACINTO PLESCIA PAESAGGIO TOSCANO DIPINTO AD OLIO


La verità sublime è il mostrarsi, abnegarsi, manifestarsi dell'excstasi della finitezza dell’essere.

Hölderlin è l'archegete ontopologico che apre e si apre al sublime, è l'epigenesi del pensiero poetante sublime, è l'archegete della sublime transontologia della differenza. 

Hölderlin è l'archegeta dell' eristica ontopologica sublime dell'ontopologia sublime della dea Eris che si eventua quale non-fondamento o fondatezza abissale del sublime, l’essere sublime nel nulla sublime afenomenico, anoumenico, aepistemico, aermeneutico.


Il sublime si eventua anche nel nulla, sull’abissale fondatezza, anzi il sublime è il nullo fondamento dell'essersi o la dismisura del nulla o del niente quale eventuanza del sublime.

Perciò c'è il sublime piuttosto che il nulla, quale differenza ontopologica che si dà al di là di tutte le differenze del niente, o della bellezza ideale fenomenica o noumenica epistemica, tale da eclissare tutti i fenomena.

Per Hölderlin l’essere è la sublime dinamica della differenza ontopologica sublime: l’essere eventuanza sprofonda nell'Essere sublime, l’essere è il dispiegarsi della diffe -
renza sublime nel pensiero poetante sublime.


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