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HUSSERL: SINGOLARITÀ-VISIBILE/IN/VISIBILE DI GIACINTO PLESCIA
Husserl in “Filosofia dell'aritmetica” fonda la fenomenologia dell'infinito-in/visibile.Ogni fenomeno psichico è ciò che gli scolastici medioevali chiamarono l'in/esistenza intenzionale mentale: è la Gegenständlichkeit, è presenza infinita in/visibile nel desiderio desiderato.
Gli atti o le entità intenzionali in/visibili in-esistono intenzionalmente o l’intenzionalità in/visibile del Gegenstand che è in sé un infinito in atto, un’immagine mentale.
Nella presenza intenzionale l’intenzionalità è “essere in sé” che si manifesta nella mondità o nelle singolarità in/visibile.
L’in/visibile-intenzionalità è essa stessa un infinito in atto.
Interpreta la geometria quale spazialità naturale, o geometria a-euclidea, matematica-formale, o ontologia formale in/visibile dello spazio in/visibile.
La spazialità è la struttura ontologica dell'eventuarsi dell'in/visibile o nella razionalità epistemica, è l’intenzionalità dell'evento dell’essere-nel-mondo: non è più solo fenomeno o noumeno, ma si dà quale imago-in/visibile dell'Ereignis dell'essersi.
La singolarità è l'imago dell'essersi, singolarità del visibile.
L'in/visibile non-ente, nulla, o evento dell'essere in eccedenza sempre al di là della natura calcolata, o della sua matematizzante.
Il visibile è una forma dell'icona del lasciar-essere l'eventuarsi, l'in/visibile è l'incompletezza dell’evento fenomenico, categoriale, noumenico.
L’evento è la differenza ontologica dal fenomeno o noumeno, è l’al di là del fenomeno e del noumeno.
L'in/visibilità si dà nella singolarità quale concordanza dell’evidenza in/visibile: è il mostrarsi dell'evento dell'essersi quale evento in/visibile, quale enigma dell'essersi: singolarità in/visibile, è singolarità a-temporale che non ‘rappresenta’ nulla, è “solo” se stessa.
L’eidos dell'imago, o della singolarità iconica si eventua aldilà della purezza fenomenica o noumenica, quale Gegen-stand.
La verità della singolarità dell'evento: l’essere è l'evento-singolarità.
L’immagine dell'imago del mondo sensibile o dell’idea Platonica, è essa stessa un’idea o l'idea dell'in/visibile o meglio il pensiero della fenomenica o noumenica.
L'in/visibile è il Gegen-stand della spazialità: un di fronte o rivelarsi senza Grund.
L'essere Differenza è l'evento in/visibile, è l’Essere in/visibile che si dà quale evento ontologico dell'essersi.
L'immagine non esiste è il velato in/visibile nello spazio.
Psiche non è carne. La carne è psiche.
Psiche è da nessuna parte e non è una cosa, è l'interiorità, senza interiorità. Non ha alcuna esteriorità, è visibile-invisibile.
Apre il mito-immagine ed è il velato o è una stringa di immagini, e consente di interpretare e riflettere.
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