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GIACINTO PLESCIA: LA MUSICA ED IL SUBLIME
Lo stupore che confina con lo spavento, il sacro orrore che si prova alla visione di vertici vertiginosi che si elevano fino nei cieli, di profondi abissi in cui le acque precipitano furiose durante diluvi sublimi, di una profonda e ombrosa solitudine che ispira tristi meditazioni non costituiscano più un timore, sono soltanto una prova dell'immaginario per l'archegete d'essere superiore alla natura kosmica armoniosa o dissonante in sé e fuori di sé, sia sinfonica sia operistica.
Grazie alla presenza del sublime possono essere situate e mostrate dall'archegete le sublimi estetiche transonanze musicali.
L'evento fondamentale della musica è il suono. Eulero scoprì che il suono musicale sorga da vibrazioni isocrone delle onde d’aria https://www.giacintoplescia.it/musica-e-filosofia/
Tuttavia la divisione del tempo e le proporzioni matematiche non sono percepibili per la loro rapidità o alterezza o alterità o alternanza, la matematica sublime mostra e svela il rythmos delle vibrazioni;
la bellezza https://www.giacintoplescia.it/il-pensiero-poetante-la-bellezza-e-il-sublime/ e segnatamente del suono musicale è già in sé, e la musica, in virtù dei suoi fenomeni sonori compositivi, è arte bella, e non semplicemente piacevole.
Si può avvertire l'eco della teoria di Leibniz per cui la percezione cosciente deriva da una molteplicità infinita di piccole percezioni inconsce: c'è la transinfinità nella transmonade.
Ma il suono è per Leibniz, la transpoiesis di un calcolo matematico sublime inconscio, afenomenico, anoumenico, aepistemico, aermeneutico, “exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi” non riconducibile a regole matematiche nella rigorosità e completezza, ma sempre intrise di paradossalità e indeterminatezza ontopologiche.
Il duplice sviluppo, lungo l'asse diacronico della melodia e lungo l'asse sincronico dell'armonia, la dominante del tema dispiegano la sublatione sublime cromodinamica della transonanza musicale.
Il tema musicale introduce la coerenza fenomenica noumenica che esprime l'idea estetica della coerenza fenomenale o noumenica epistemica, ma in quanta transfiniti, senza alcun limite e tendenzialmente transinfiniti.
Così quell'eventuanza consente all'archegete di svelare l'ontopologia sublime, aldilà dell'ideale estetico fenomenale o della bellezza artistica dell’intenzionalità compositiva del musicista.
Nella musica l'idea estetica https://www.giacintoplescia.it/una-nascente-ontologia-dellopera-darte/ la presenza delle idee estetiche, può elevarsi fino a diventare sublime, ma con quei fenomena in fondo non si pensa niente.
Però per il loro variare vivace o per l'alterezza o alternanza e per il movimento cromodinamico si disvela la transonanza sublime.
Non è l’armonia dei suoni o delle arguzie o la bellezza fenomenica a fondersi quale sublime; l'armonia kosmica pare sia sempre congiunta armonicamente in un alternarsi di tensioni e rilassamenti delle transtrighe elastiche, o è un movimento dinamico del piacere per un pensiero che, in fondo, non rappresenta niente, ma eventua un’attesa del sublime https://www.giacintoplescia.it/la-bellezza-del-sublime/
L’attesa potrà essere colorata da una cromodinamica sublime, o gamma illimitata di tonalità transfinite o allusiva, intrisa di sublimi transonanze ove il ritmo musicale possa eventuare la transpoiesis o la sublatione sublime con movimenti sublimi tali da dispiegare la complessa sublimanza della musica, o abneganze pervadenti le strutture ontopologiche delle tematiche: una connessione profonda tra musica e fenomenica dei movimenti cromocronodinamici.
Ma in quanto si eleva alla bellezza https://www.giacintoplescia.it/la-bellezza-la-filosofia-e-il-mobius-strip/ la musica pare coinvolgere le idee estetiche e con la sua interna complessità sfugge a qualsiasi paradigmatica epistemica o noumenica o fenomenica.
La musica si dà nella molteplicità indeterminata di significati in virtù della morfogenesi dei suoni e delle loro strutture ontopologiche o tematiche sublimi.
Il consenso sublime si mostra o manifesta nell'abneganza capace di svelare nel pensiero poetante l'ontopologia della libertà, o la sublime tragedia o la naufragranza eroica e mitica.
Il sublime https://www.giacintoplescia.it/il-sublime-il-piacere-e-langoscia/ si situa nella musica e fonda la possibilità della composizione musicale con sublatione sublime più elevata nella sua astrazione con l'eventuanza dell'essersi, perché la transonanza disvela eventuanze sublimi al di là del fenomenale noumenico epistemico.
La musica sublime è la transpoiesis pensante per esprimere l'inesprimibile fantastico o misterico o tragico https://www.giacintoplescia.it/kant-e-aristotele-la-bellezza-e-la-tragedia/
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