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AI, IO e Tu

   AI, IO e Tu The AI, the Self, and You In  Quelli della notte  (“Those of the Night”), a cult late-night Italian TV show hosted by Renzo Arbore in 1985, the comic character “Prof. Pazzaglia” would invariably perform a sketch asking:  “Who are we? Where do we come from? Where are we going?”  — perhaps unconsciously echoing the title of a painting by Paul Gauguin — and then conclude with:  “Ah, if only we knew, if only we knew,”  which he attributed (falsely, he claimed) to Chekhov. The “Professor” Pazzaglia embodied what philosopher David Chalmers would later call the  hard problem  of consciousness — the difficulty of explaining how subjective experience arises from physical processes. It is a problem that philosophy and science continue to wrestle with, and that pervades our daily lives as well. The question  “Where is the mind located?”  remains unanswered. Research abounds, but no single theory has gained universal accepta...

LEIBNIZ E LA DYNAMIS di GIACINTO PLESCIA

William-Turner-Lake-Lucerne-1841-44


Leibniz ideò la dinamica sublime, spiegò il moto quale dispieganza di forze, dynamis, si fondò sull'idea di dinamiche sublimi o fondamenta dinamiche. Ma la dinamica d'attrazione non era riducibile in un equilibrio statico. 

Thom svelò che non è possibile pensare nulla senza la matematica sublime o ontopologica: l’essere è la singolarità transinfinita della transplendenza, è la luce, è la dynamis sublime che trattiene la  volta celeste e con-tiene insieme, non  è semplice fondale o sfondo. 

L’infinità sublime è pura potenzialità, o sublatione sublime o evidenza fenomenica, quale pura potenzialità  o dynamis matematica sublime delle dinamiche: una variazione, fluttuazione non misurabile, un non-nulla al di sotto della misura, può determinare l’evoluzione di una dinamica.


Le dinamiche non-lineari cambiano la dynamis delle variabili spazio temporali o lo spazio-tempo della fisica o l' epifenomeno del movimento ontogenico.

Le varianze della curvatura dello spazio nella relatività spazio-temporale, ad intervalli infinitesimali dell’analisi non standard, si ispirò al transinfinitesimale di Leibniz.  

Nel P. Philateti, Leibniz ideò gli spazitempi sublimi postrelativistici di Kaluza.

La singularité physique della dynamis della verità come un tenere-per-vero fonda la dynamis sublime o l' essere volontà di potenza, in tale consapevolezza si erge dinanzi all'endente della metafisica dinamica, è quell'evento Ereignis-dynamis nel quale la verità sull'endente muta e si spinge  nella  dynamis infinita sublime.

Un evento fondamentale della dynamis o potenza non conosce fini in sé, ai quali giungere per fermarvisi, può solo ritornare in sé stessa, senza che il movimento del mondo sfoci in qualche stato finale, sussistente in sé.

E poiché l'attuarsi perenne e senza fini della dynamis è finito l'endente del ritorno deve essere eterno.

Tale dynamis è costruttiva, poiché costruisce ciò che ancora non è presente, curando il fondamento; è distruttiva o decostruttiva poiché in ogni costruire è implicato il distruggere. 

La dynamis è l'elevarsi in alto del sublime infinito o eventuarsi della dynamis dell'essere sublime.


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