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Internet e nuovi siti

  Internet è un mare magnum virtuale che circonda e accompagna i giorni e le notti di milioni di individui: prescindere dalla mole di informazioni che vi sono racchiuse è impossibile. Ancor di più è faticoso orientarsi negli argomenti e discernere, con ragionevolezza, tra essi cosa merita attenzione e approfondimenti. Restano , in questo contesto, aperte le questioni delle fake news, dell'uso non consono del linguaggio, di fenomeni quali il body shaming, del bullismo e solo per citarne alcuni.   La rete pare abbia inverato la profezia di   Heidegger     solo che la " chiacchiera" (diventata  chiacchiericcio) e il "si dice" si sono sviliti: altro che "deiezione" come scrive il filosofo di "Essere e Tempo": siamo in un oltre indefinibile. Ben vengano , allora, siti che stimolano il dialogo , la parola ponderata, i temi ben trattati.  Il sito  https://www.giacintoplescia.it   è tra questi: con garbo e leggerezza restituis

GIACINTO PLESCIA:ONTOLOGIA DELL'OPERA D'ARTE IL BELLO TRA NODI NASTRI

GIACINTO PLESCIA ONTOLOGIA OPERA D'ARTE
COVER GIACINTO PLESCIA ONTOLOGIA OPERA D'ARTE 
GIACINTO PLESCIA GIRASOLI DIPINTO AD OLIO OMAGGIO a van Gogh 
omaggio a Van Gogh
olio di Giacinto Plescia



  • Le teorie della complessità

Le teorie della complessità presentano punti in contatto ma accanto a somiglianze anche delle differenze come appare nell'arte, nella scienza e nella filosofia.

Quali? Vediamoli.

L'arte ha lavorato sull'idea di creazione, prima della biologia e della scienza in generale. La dimensione metamorfica, dinamica, plastica, è registrata, all'inizio del novecento, nell'arte da espressionismo e futurismo.

La scienza di un quadro si pone il problema della chimica dei pigmenti: non si domanda qual è il messaggio dell'artista a differenza del mondo dell'arte e questa è una differenza sostanziale nelle teorie della complessità tra arte, scienza e filosofia.

Indice dei Contenuti

  • Le teorie della complessità nell'arte, nella scienza e nella filosofia
  • Il concetto di spazio 
  • Forme e metamorfosi
  • La dinamica non lineare ovvero la morfogenesi
  • Le teorie della complessità tra scienza e filosofia
  • Il soggetto e l'oggetto nella filosofia e nella scienza
  • Conclusioni

 

  • Il concetto di spazio

Nell'ambito scientifico, da una parte abbiamo la teoria delle stringhe, parla filamenti di energia vibrante che vengono "piegati", arrotolati e descrivibili dalla geometria dei nodi o dei nastri

https://www.youcanprint.it/ontologia-dellopera-darte-il-bello-tra-nodi-nastri-e-singolaritaper-una-morfogenesi-topologica-dellarte/b/4b248b3e-73e3-5c82-b930-52e285004b6f

 

dall' altra parte, nelle geometrie non euclidee lo spazio è considerato come un "corpo in trasformazione" e la geometria assume il compito di trovare leggi metamorfiche.

  • Forme e metamorfosi

Le forme non sono un dato ma l'esito di metamorfosi regolate da leggi geometrico-topologiche quindi hanno una loro dinamica. Tuttavia, accanto ai domini di stabilità si osservano situazioni nelle quali piccole modifiche provocano grandi cambiamenti, allora emerge una nuova forma, un nuovo livello di stabilità strutturale del fenomeno.

  • La dinamica non lineare ovvero la morfogenesi

La dinamica non lineare da Poincaré a René Thom, ha stabilito che le traiettorie nello spazio geometrico sono stabili solo per un certo intervallo, fuori da quell’intervallo si salta su traiettorie con una transizione rapida (biforcazione) e a volte discontinua (catastrofe).

La morfogenesi si occupa di studiare tali processi e i cambiamenti di forma vengono denominati  "catastrofi"punti "problematici" ossia singolarità: centri organizzatori della catastrofe.

 

La teoria delle catastrofi di René Thom, lo studio dei processi morfogenetici, della stabilità strutturale e del passaggio, catastrofe, ad altri stati strutturalmente stabili, si è mostrata ricca di interessanti conseguenze scientifiche e filosofiche.

Non a caso in Aristotele la metabolè, κατασροϕή (dal greco: rivolgimento cambiamento, rovesciamento) è una transizione, il momento culminante della tragedia collegata con la catarsi: il cambiamento di stato dello spettatore.  https://www.treccani.it/enciclopedia/catastrofe_%28Enciclopedia-Italiana%29/

  • Le teorie della complessità tra scienza e filosofia

I modelli complessi https://www.raicultura.it/scienza/articoli/2020/10/Giorgio-Parisi-e-la-fisica-della-complessita-ea2c5e91-9007-43dc-8ffc-3995b7852f9f.html studiano il carattere di sistema degli oggetti della conoscenza, i sistemi autopoietici, dissipativi, instabili in trasformazione.

Le teorie della complessità affermano, contro la spiegazione scientifica deterministica, che la realtà è un organismo, un nodo di relazioni dal comportamento disordinato, non prevedibile.

 

Il tema della complessità,  non è estraneo al Pensiero filosofico e lasciamo al lettore il dialogo tra Giorgio Parisi https://frame-frames.blogspot.com/2021/10/giorgio-parisi-nobelprize-erede-dei.html Mauro Ceruti ordinario di Filosofia della scienza https://www.complexityinstitute.it/cosa-significa-complessita-un-dialogo-tra-parisi-e-ceruti/

  • Il soggetto e l'oggetto nella filosofia e nella scienza

Conoscere è un Sistema Complesso: il soggetto conoscente non è un osservatore esterno al mondo dei fenomeni che descrive.https://www.youtube.com/watch?v=Awch-ynOXxM

La filosofia dagli inizi della speculazione ai nostri giorni ha incentrato la sua attenzione sulla tematica soggetto-oggetto https://wpd.wiki/wiki/it/Soggettivit%C3%A0  da una parte c'è chi riflette, agisce, pensa e dall'altra c'è l'oggetto visto e analizzato.

Per il Principio di Indeterminazione di Heisenberg in fisica, per “vedere” un micro oggetto dobbiamo agire su di esso con strumenti, che modificano le condizioni del sistema: osservatore e oggetto osservato sono inscindibili.https://www.youtube.com/watch?v=WHOiYLEjVCo

Conclusioni

In conclusione di questo excursus emerge una “unitas multiplex“ in vasti settori del sapere.

L' unitas multiplex non è altro che un'intreccio tra la ricerca scientifica e il Pensiero filosofico: la complessità inerisce ad altri aspetti della vita stessa e del sociale: dai rapporti personali alla sociologia, all'urbanistica.

Eh, sì è proprio vero: niente è facile, tutto è complesso e, a volte, è proprio complicato.

 

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