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Internet e nuovi siti

  Internet è un mare magnum virtuale che circonda e accompagna i giorni e le notti di milioni di individui: prescindere dalla mole di informazioni che vi sono racchiuse è impossibile. Ancor di più è faticoso orientarsi negli argomenti e discernere, con ragionevolezza, tra essi cosa merita attenzione e approfondimenti. Restano , in questo contesto, aperte le questioni delle fake news, dell'uso non consono del linguaggio, di fenomeni quali il body shaming, del bullismo e solo per citarne alcuni.   La rete pare abbia inverato la profezia di   Heidegger     solo che la " chiacchiera" (diventata  chiacchiericcio) e il "si dice" si sono sviliti: altro che "deiezione" come scrive il filosofo di "Essere e Tempo": siamo in un oltre indefinibile. Ben vengano , allora, siti che stimolano il dialogo , la parola ponderata, i temi ben trattati.  Il sito  https://www.giacintoplescia.it   è tra questi: con garbo e leggerezza restituis

GIACINTO PLESCIA: ONTOLOGIA DEL MITO


                       
GIACINTO PLESCIA ONTOLOGIA DEL MITO 
COVER GIACINTO ONTOLOGIA DEL MITO



Le configurazioni del sapere epistemico e le ontologie ermeneutiche si sono concentrate solo sull'ontica, sulle entità narrate. https://www.youcanprint.it/ontologia-del-mito/b/07a21b9c-5007-5420-8247-82b1a7c310d3

L'interpretanza ermeneutica ed intenzionale non si cura di offrire una fondatezza alla nuova epistemica, alla physis immaginaria, alla temporalità ontologica; men che mai dà fondamenta alla struttura ontologica dell’opera d’arte.

L'ontologia classica ha eluso la fondatezza non matematica della matesis, la fondatezza non logica del logos, quella non mitica del mitos, la non epistemica dell’epistemè, la non tecnica della technè, la fondatezza non seriale dell'opera d'arte. 


È utile intraprendere perciò il sentiero interrotto dell’ontologia dell’opera d'artela Seinweg e, sintagmaticamente, gli studi e le ricerche dell’ontologia del mito tra sapere epistemico, interpretanza ermeneutica ed intenzionaletemporalità e topologia. 


Il testo delinea un modello che vede il mito come un sistema autopoietico instabile e in trasformazione. https://www.kobo.com/it/it/ebook/ontologia-del-mito


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